Il Pentium III è un processore x86 prodotto da Intel, e fu lanciato il 26 febbraio 1999. Le prime versioni erano molto simili ai primi Pentium II: la maggiore differenza era il supporto delle istruzioni SSE e l'introduzione, nelle prime versioni, di un numero di serie unico per ogni processore. Tale caratteristica venne rimossa poi nei modelli successivi a causa delle proteste del pubblico. Come anche per il Pentium II, esisteva una versione minore chiamata Celeron e una per il mercato server chiamata Xeon.
Evoluzioni del Pentium III
Katmai
Il suo design era fortemente basato su quella di una CPU Pentium II, e infatti continuò ad utilizzare lo Slot 1 per connettersi alla Motherboard. Le frequenze iniziali furono di 450 MHz e 500 MHz con una cache L2 saldata direttamente sulla SECC e operante a metà della frequenza di clock del processore, in quantitativo di 512 Kb (caratteristiche comuni anche al Pentium II).
Derivando dal Pentium II offriva anch'esso il supporto MMX ma la più evidente variazione rispetto al proprio predecessore fu l'introduzione di 70 nuove istruzioni, definite inizialmente KNI (Katmai New Instruction) e poi rinominate nelle più famose SSE che velocizzavano le applicazioni in virgola mobile, 3D, video e audio. La disponibilità di queste CPU iniziò nel primo trimestre del 1999.
Coppermine
Il processo produttivo, per la prima volta, era quello a 180 nm che consentiva rispetto al precedente da 250 nm una notevole riduzione dei consumi e della temperatura d'esercizio oltre a migliorare la resa produttiva per ogni singolo wafer riducendo la superficie di ogni singolo "die" a soli 106 mm².
Il BUS invece era presente in due varianti, a 100 MHz per i primi esemplari della serie, e a 133 MHz per i successivi. La cache L2 invece diminuiva a 256 KB e il socket era il nuovo 370 (ad onor del vero sono state prodotte anche delle partite di processori con core Coppermine in architettura Slot 1). Con Coppermine quindi, Intel abbandonò la soluzione in Slot per collegare il processore alla motherboard grazie anche al nuovo processo produttivo che consentiva di implementare tutta la cache all'interno del "die" del processore senza più la necessità della SECC (la schedina su cui era saldato il core della CPU e i chip di cache, la quale poi si inseriva nello Slot 1), con la conseguenza che la minor quantità veniva compensata dalla minor latenza d'accesso.
Inoltre, Intel era ormai stata messa sotto pressione dalla valida concorrenza di AMD col suo Athlon Classic, e quindi aveva riprogettato il chip internamente, e rimediato agli ormai noti stalli nella pipeline. Il risultato fu un miglioramento del 30% nell'esecuzione delle istruzioni.
Derivando da Katmai, anche Coppermine offriva pieno supporto alle istruzioni MMX ed SSE, senza però introdurre nessuna tecnologia innovativa.
Per differenziare i nuovi modelli da quelli precedenti, Intel decise di aggiungere dei suffissi ai nomi, "E" nel caso della prima generazione di Coppermine, e "EB" per quelli dal BUS a 133 MHz. La "E" quindi identificava solo i processori a 180 nm.
Tualatin
Tualatin è il nome in codice della terza generazione del processore Intel Pentium III. È stata l'evoluzione a 130 nm del core Coppermine ed è stato presentato alla fine del 2000, per poi essere abbandonato dopo poco più di un anno di commercializzazione. Questo scelta è stata dettata dal fatto che a parità di clock, il Pentium III Tualatin, era più veloce del nuovo Pentium 4, che doveva rappresentare il "cavallo di battaglia" da parte di Intel.
Come detto prima si tratta sostanzialmente di un core Coppermine, costruito a 130 nm (contro gli originali 180 nm del predecessore). Questo nuovo processo produttivo ha consentito ad Intel, prima di tutto, di migliorare la resa produttiva, potendo costruire più chip per ogni singolo wafer, e in secondo luogo di aumentare il clock arrivato nelle ultime versioni fino a 1400 MHz, ovvero pari alla frequenza d'introduzione del primo Pentium 4 Willamette. Inoltre, con l'arrivo dei cosiddetti Pentium III-S, Intel ha raddoppiato la dotazione di cache L2, portandola a 512 KB. Ultimo vantaggio, derivato dal nuovo processo produttivo, la temperatura di esercizio, decisamente più bassa, rispetto al Coppermine. Con Tualatin, essa era di circa 70° contro i quasi 80° della generazione precedente. Il BUS rimaneva invece quello a 133 MHz e il socket il 370.
Rispetto a Coppermine, Tualatin non introdusse nessuna tecnologia innovativa, quindi vi ritroviamo il supporto alle istruzioni MMX ed SSE. Le SSE2 infatti, furono implementate solo nel Pentium 4.
Il core Tualatin venne utilizzato da Intel, anche come base per l'evoluzione a 130 nm della CPU Celeron. In questa evoluzione il Celeron non era molto diverso dal Pentium III da cui derivava, l'unica differenza era infatti costituita dal BUS che funzionava a 100 MHz. Ovviamente se si vuole fare il confronto anche con i Pentium III-S, bisogna notare anche la differenza nella quantità di cache, rimasta invariata a 256 KB nei Celeron.
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